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Baile de la Yegüita
Il "Baile de la Yegüita" è una tradizione culturale profondamente radicata a Nicoya, nella provincia di Guanacaste, Costa Rica. Ogni anno, il 12 dicembre, la comunità celebra la festa della Vergine di Guadalupe, patrona di Nicoya, con questa danza che mescola elementi delle culture indigena e spagnola.
La leggenda narra che, durante l'epoca coloniale, due fratelli indigeni iniziarono una violenta lite con machete nei pressi del Cerro de La Cruz, vicino a Curime. I fedeli, di ritorno dalla messa, pregarono la Vergine di Guadalupe per un intervento divino. Improvvisamente, apparve una piccola giumenta che, con calci e morsi, separò i fratelli, ponendo fine al conflitto. Questo evento fu interpretato come un miracolo attribuito alla Vergine, e da allora la danza della Yegüita è diventata parte integrante delle celebrazioni in suo onore.
Durante la processione, una persona indossa una struttura rappresentante una giumenta, con una testa di legno, un corpo di bejuco (un tipo di vite) coperto da un tessuto e una coda di cabuya (fibra naturale). Un'altra persona porta una statua della Vergine di Guadalupe, e insieme danzano al ritmo di tamburi e flauti (originariamente ocarine di argilla) davanti all'immagine sacra, percorrendo le strade principali di Nicoya.
Questa celebrazione, che ha oltre 355 anni di storia, è un esempio significativo di sincretismo culturale, combinando tradizioni indigene con influenze cattoliche portate dagli spagnoli. Il Baile de la Yegüita non solo onora la Vergine di Guadalupe, ma rafforza anche l'identità culturale della comunità di Nicoya, mantenendo vive le sue tradizioni ancestrali.
È interessante notare che danze simili esistono in altre regioni dell'America Centrale, come Nicaragua ed El Salvador, dove la figura della "yegüita" appare in diverse celebrazioni, spesso legate a leggende locali che enfatizzano la risoluzione pacifica dei conflitti.
La leggenda narra che, durante l'epoca coloniale, due fratelli indigeni iniziarono una violenta lite con machete nei pressi del Cerro de La Cruz, vicino a Curime. I fedeli, di ritorno dalla messa, pregarono la Vergine di Guadalupe per un intervento divino. Improvvisamente, apparve una piccola giumenta che, con calci e morsi, separò i fratelli, ponendo fine al conflitto. Questo evento fu interpretato come un miracolo attribuito alla Vergine, e da allora la danza della Yegüita è diventata parte integrante delle celebrazioni in suo onore.
Durante la processione, una persona indossa una struttura rappresentante una giumenta, con una testa di legno, un corpo di bejuco (un tipo di vite) coperto da un tessuto e una coda di cabuya (fibra naturale). Un'altra persona porta una statua della Vergine di Guadalupe, e insieme danzano al ritmo di tamburi e flauti (originariamente ocarine di argilla) davanti all'immagine sacra, percorrendo le strade principali di Nicoya.
Questa celebrazione, che ha oltre 355 anni di storia, è un esempio significativo di sincretismo culturale, combinando tradizioni indigene con influenze cattoliche portate dagli spagnoli. Il Baile de la Yegüita non solo onora la Vergine di Guadalupe, ma rafforza anche l'identità culturale della comunità di Nicoya, mantenendo vive le sue tradizioni ancestrali.
È interessante notare che danze simili esistono in altre regioni dell'America Centrale, come Nicaragua ed El Salvador, dove la figura della "yegüita" appare in diverse celebrazioni, spesso legate a leggende locali che enfatizzano la risoluzione pacifica dei conflitti.
